Mercoledì 19 ottobre ha aperto al pubblico la mostra ospitata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma e dedicata a Pier Paolo Pasolini. L’esposizione fa parte di un progetto coordinato e condiviso, che coinvolge anche le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Nell’anno del centenario della nascita (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), il progetto celebra la figura del regista, scrittore e artista attraverso tre mostre dal titolo comune “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO”. Il titolo è ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la sacralità del mondo.
La mostra di Palazzo delle Esposizioni – la prima a essere inaugurata – è dedicata al corpo poetico e presenta un’accurata selezione di oltre 700 pezzi che ricostruiscono un ritratto “corporeo” dell’intellettuale. Tra gli oggetti esposti vi sono cui fotografie vintage, giornali dell’epoca, prime edizioni di libri, riviste sulle quali per la prima volta comparvero interviste, articoli, interventi, dattiloscritti, ciclostilati, filmati, dischi, nastri, e oltre 250 costumi e abiti di scena.
L’esposizione è articolata in sette sezioni tematiche: Volto – Le persone sono santi; Dileggio – Il linguaggio dei padri; Femminile – Il sacro che ci è tolto; Abiti – I costumi del corpo; Voci – Di popolo e di poeta; Partitella - La vera Italia, fuori dalle tenebre; Roma – La città in strada e Roma – Complice Sodoma. Al centro del percorso espositivo, è stata allestita una grande sala-lettura in cui numerose edizioni di libri su e di Pier Paolo Pasolini sono liberamente fruibili dal pubblico.
L’offerta didattica per le scuole secondarie comprende una visita guidata a cura di CoopCulture, presentata nel corso di una giornata gratuita dedicata a insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, che si è tenuta giovedì 20 ottobre.
Le altre due mostre del progetto saranno dedicate al corpo veggente (a Palazzo Barberini dal 28 ottobre 2022) e al corpo politico (al MAXXI dal 16 novembre 2022).
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Crediti immagini
Homepage e articolo: Locandina della mostra (palazzoesposizioni.it)
