Ambiente
Il concetto di “ambiente” come realtà complessa in cui agiscono e interagiscono fattori fisici e chimici, elementi organici e inorganici, viventi e non viventi, è moderna, frutto di una riflessione messa a punto progressivamente attraverso lo studio degli spazi geografici in sé e nella loro interazione con i fattori che vi operano. Negli ultimi anni l’attenzione si è doverosamente concentrata non tanto sulla descrizione degli ambienti e delle loro situazioni di equilibrio, quanto piuttosto sullo studio della loro progressiva e rapida alterazione. La denuncia di un preoccupante deterioramento ambientale (di cui la causa prima, e probabilmente anche unica, è l’essere umano), è da decenni all’ordine del giorno, prepotentemente gridata dai media che hanno dato voce, con effetto megafono, alla spesso inascoltata comunità scientifica (biologi, etologi, climatologi e via elencando) che hanno avuto il merito di aver fatto approdare la questione ambientale sulle scrivanie dei politici (detto di passaggio, è sconfortante rilevare che ancora oggi c’è chi continua ostinatamente a ignorarla, anche là dove non è più possibile negarla). Un concetto di ambiente complesso come quello qui rapidamente abbozzato non sembra esser stato alieno, almeno in una sua forma germinale, dalla mentalità greca antica.La natura agisce sull’ambiente
Il fatto che lo spazio geografico sia il risultato dell’azione di forze fisiche era ben chiaro agli antichi Greci. A puro titolo di esempio pensiamo alle teorie di Eratostene e di Stratone riferite da Strabone, teorie che molto chiaramente stabiliscono un nesso tra fattori fisici e ambiente naturale."(Eratostene) afferma... che si presta... all’indagine il fatto che sia possibile osservare in molti luoghi all’interno delle terre, a due o tremila stadi dal mare, la presenza di abbondanti depositi di conchiglie, ostriche e gusci, e di lagune salmastre, come presso il tempio di Ammone... Stratone... avanza l’ipotesi che un tempo il Ponto Eusino non avesse l’apertura presso Bisanzio, ma che la pressione esercitata dai fiumi che vi fluiscono ne avesse provocato l’apertura, così che l’acqua si è riversata verso la Propontide e l’Ellesponto" Strab. 1. 3. 4 (trad. S. Magnani)
Il tempio di Ammone citato si trova nell’oasi di Siwa, in pieno deserto libico. In entrambi i casi si discute un paesaggio che si presenta, agli occhi dell’osservatore, diverso da come doveva essere in origine: un mare ora deserto, uno specchio d’acqua chiuso ora mare. Nel secondo esempio, in particolare, il fattore che ha portato all’alterazione è chiaramente indicato nella pressione delle acque dei fiumi: un fattore interamente fisico (per quanto, ovviamente, la teoria non regga).L’uomo agisce sull’ambiente
Le descrizioni erodotee sono tra i primi compiuti esempi di attenzione all’ambiente nella sua dimensione antropizzata. Uno dei tanti passaggi erodotei che dimostrano una concezione del paesaggio come risultato dell’azione combinata uomo-natura, o meglio dell'essere umano sulla natura, è la descrizione del territorio di Menfi nel libro II:"... Min, primo a regnare sull’Egitto, protesse Menfi con argini. Tutto il fiume ... scorreva lungo i monti sabbiosi verso la Libia; Min, a monte, a circa cento stadi da Menfi, arginò con terra il braccio del fiume verso mezzogiorno, asciugò il letto antico, e incanalò il fiume così da farlo scorrere in mezzo ai monti. [3] E ancor oggi questo braccio del Nilo , che scorre separato, è tenuto dai Persiani sotto grande custodia, e rafforzano gli argini tutti gli anni."
Herodot. 2. 99. 2-3 (trad. A. Fraschetti)